Il Regolamento del Parco, oltre ad evidenziare le attività vietate per legge, disciplina l’esercizio delle attività consentite entro il territorio del Parco. Tali attività saranno da considerarsi prioritarie sia ai fini della tutela del territorio sia del suo sviluppo socio-economico. Il Regolamento, pertanto, è il punto più alto di equilibrio tra le esigenze di tutela proprie dell’Ente e quelle delle di sviluppo della Comunità del Parco.
Il Regolamento del Parco deve avere i contenuti previsti nell’art.11 della n°394/91 e ss. mm. ed ii, e conformarsi al Citato Documento di Indirizzo.
In generale, il Regolamento deve disciplinare:
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la tipologia e le modalità di costruzione di opere e manufatti;
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lo svolgimento delle attività industriali, artigianali, commerciali, di servizio e agro-silvo-pastorali;
- lo svolgimento delle attività sportive , ricreative ed educative;
- il soggiorno e la circolazione del pubblico e dei mezzi di trasporto;
- lo svolgimento delle attività di ricerca scientifica e biosanitaria;
- i imiti delle emissioni di sostanze inquinanti, sonore luminose o di altro genere nell’ambito della legislazione in materia;
- lo svolgimento delle attività da affidare a interventi di occupazione giovanile, di volontariato con particolare riferimento alle comunità terapeutiche, e al servizio civile alternativo;
- l’accessibilità nel territorio dell’area protetta attraverso percorsi e strutture per anziani e disabili;
- il regime sanzionatorio previsto dalla normativa vigente il relativo alle infrazioni individuate nel regolamento medesimo;
- le modifiche ed i criteri di priorità per le liquidazioni e la corresponsioni di affitti, acquisti, espropriazioni ed indennizzi.
Costituiscono, inoltre, riferimento metodologico le Linee Guida per la Gestione dei siti Natura 2000 – del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Servizio Conservazione Natura – e la normativa comunitaria, nazionale e regionale ad esse correlata.